In casa della Nuke c'è un sacco di carta inutilizzata: piccoli scarti, ritagli dalla forma bislacca, ma pur sempre carta Magnani. Qualche giorno fa, prima di partire per il Fruit Festival, ne ho requisite quattro o cinque strisce e ho cominciato a passarci il pennello, senza storyboard, senza matita, senza gomma. Volevo vedere dove mi portavano le vignette, solo questo. Sono venuti fuori un po' di mini-noir: incomprensibili e lasciano il tempo che trovano, ma l'esercizio, per uno abituato al controllo assoluto, è molto stimolante.
Il più bellino, in bicromia gialla, ce l'ha la Claudia, appiccicato alla sua bacheca dei disegnini:
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