12 novembre 2011

My fifteen minutes


Due giorni fa. 
Gran casino. 
Fidanzata incidentata (con braccio rotto) e premiazione di "Che Storie!...2011", tutto più o meno nello stesso momento: quindi spola tra ospedali e telecamere.

Interviste e servizi di tv locali per un concorso comunale che ho vinto con il racconto GIOCO SPORCO. Un racconto breve in prosa che prima dovevo raccontare, poi volevo, poi manco quello. 
Invece, riletto sei mesi dopo: è un gran bel racconto, mi soddisfa, inutile fare il falso modesto. Cambierei qualcosa, sì, ma giusto due situazioni e due vocaboli, per amor di sintesi. Il resto è figo, davvero.
Presto ve lo regalo, senza censure.

Per chi abita ad Arezzo e dintorni, se capitate all'Informagiovani di Piazza S.Agostino, entrate e prendete uno dei volumetti di "Che Storie!...2011", è gratis e oltre a GIOCO SPORCO ci trovate un racconto di Luca Fracassi e uno di Silvia Corti.


Sono le 22:35 e mentre leggo che Berlusconi si è dimesso, e oltre a non capire perché cazzo tutti festeggiano qualcosa che non è la fine del problema ma l'aspetto più evidente, come la superficie di un tumore in metastasi, ripenso ai suoi quindici minuti, ben più lunghi di quanto potranno mai essere i miei.


Ma, ehi, fanculo: mi hanno riconosciuto dal fruttivendolo.

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