Quattro giorni belli pieni, quelli di Arezzo Wave 2012.
Giovedì.
Avevo da lavorare. A parte andare a sentire Gomboli e la sua magnifica voce e ritirare i pass per i giorni successivi, non mi sono goduto granché.
Venerdì.
Giorno del nostro incontro "Come risolvere tutti i problemi del fumetto in Italia". Tre quarti degli associati Mammaiuto ospiti di Arezzo Wave sono in orario. Trinchero scazza la coincidenza, smollando inoltre tutte le brochure e il banner di 6 metri su un cazzo di Frecciabianca. Palloni, Frnk e Frongia si disperano, o quasi. Dopo tre ore di corse, chiacchierate con la polfer e alti papaveri di Roma Termini, riesco a far andare il capotreno su quella fottuta carrozza: niente, sparito tutto. (Se qualcuno ne sa qualcosa, me lo faccia sapere che si becca un po' di bei disegni gratis.) Quindi a pranzo dal mio amico Leo. Trinchero offre, e mi sembra il minimo.
Su al Chiostro del Petrarca c'è l'incontro, e facciamo il panico.
Peccato ci sia poca gente, poi aumentata pian piano. Una prima parte dello show più confusionaria, io apro e indirizzo, Trinchero ride e spiega, Frnk disegna maestoso, Frongia bestemmia al microfono.
Poi ci riprendiamo, ma risolviamo davvero i problemi del fumetto. E ci si diverte, e divertiamo parecchio. Si ride, e la gente capisce. CAPISCE. Che non è poco, quando si parla di fumetto.
Aperitivo. Serata allo stadio, a mangiare con i vip, poi musica. Ci sono degli estoni molto bravi, e la loopstation di Erica Mou non è male. Alle tre mi tuffo nel letto.
Sabato.
Relax, o quasi. Trinchero l'ombra di sé stesso, Frnk già a Firenze, Frongia polleggiato. A pranzo di nuovo da Leo. Poi all'Arezzo Factory: Trinchero si sdraia nell'erba, in mezzo alla folla, tutt'uno con il sound dello Psycho Stage. Intanto, i bravi Diego e Gea intervistano me e Checco.
Andiamo da Jonny, su al Chiostro, che c'è una pallosissima conferenza di quelli di XL sul fumetto. Poi mi rendo conto che non è pallosissima, è nella norma, standard. Siamo noi che il giorno prima l'abbiamo fatta meglio: divertente e puntuale, come dovrebbe essere.
Frongia e Trinchero salutano, io sono mezzo morto. Faccio serata con la mia ragazza e i suoi, poi crollo.
Domenica.
Mattina lavorativa. Nel pomeriggio torno al Chiostro, che i "5 bloggher" fanno il loro incontro. Lì conosco Uzzeo, Recchioni, Longhi. Grandi professionisti, molto simpatici. La prima parte della conferenza la fanno praticamente solo per me e Jonny, perché Arezzo di domenica è città morta, anche se un festival culturale la defibrilla momentaneamente. Poi la gente arriva. L'incontro è divertente. Dopo c'è Ilaria Cucchi, sorella di Stefano: incontro stupendo sull'ingiustizia italiana.
Saluto, ceno a casa, poi stadio per l'ultima serata. I Caravan Palace spaccano, i Bandabardò meno.
In definitiva: divertito un mondo, bevuto un po' meno.
Per Mammaiuto l'esperienza è stata più che positiva, e speriamo di continuare la collaborazione l'anno prossimo.
L'associazione tutta, ma soprattutto il sottoscritto, ringrazia Jonny Baldini per l'organizzazione e lo sbattimento, Pamela e tutti i lavoranti di Arezzo Wave, Gea Testi e Diego Nicchi per la disponibilità.
Il festival sembra andato molto bene.
Io vivo in questa città da una vita, ma spero di tornarci presto.
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