12 luglio 2012

I numeri mi odiano.

I numeri odiano tutti, si sa. Me in particolare. 
Al liceo, a matematica avevo una media abissale. Basti pensare che quando prendevo quattro la cara, grande prof Spillantini mi abbracciava dalla felicità.

Però a volte mi capita di pensare a quello che faccio in numeri, date, quantità. Ad esempio, da Settembre 2011 a Luglio 2012 ho fatto: un libro di 60 tavole acquerellate (GATTI DI COLLODI); una serie di 40 strisce (THE PAGANOS); altre 50 strisce (IL CUGINO);
30 episodi di MOONED; una ventina di commissions varie; 30 tavole a matita di UN LUNGO CAMMINO; una storia breve di 14 tavole (UN'ESTATE SIBERIANA); tanta altra roba che non ricordo.

Cioè, questo è tempo. Tempo che ho cambiato in carta. Un bel mucchio di carta. Mi ci flippo la testa a pensare "perché". Ma riesco a fottermene che mi hanno pagato praticamente un cazzo per tutto quello che ho fatto, ed è già qualcosa.
Mi rende sereno, e va bene. Va bene così.


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