Quando racconti qualcosa ci sei dentro. Ci sei davvero, in pieno, totalmente.
Vivi in quel mondo che stai raccontando, e ti ci muovi con le sue regole, respiri la sua aria.
E non è l’unica cosa che ho fatto in questo lasso di tempo, e nemmeno l’unica storia che ho raccontato. Però, non appena la testa era libera, non potevo fare a meno di ritrovarmi lassù. E mi piaceva.
Tutto fu calcolato al millesimo e la storia si è svolta alla perfezione, secondo i piani.
Bello, eh?
MOONED è stata una continua sterzata in quello che la realtà mi propinava giornalmente e che io vendevo, rimpastato, ai lettori di Mammaiuto.it su un bancone appositamente lucidato.
Ho messo così tanto di me dentro la serie, così tanti pensieri e desideri e tensioni e paure ed epifanie e mancanze ed esperienze, da non riuscire più a distinguere nettamente chi era alla guida del carrozzone.
Col senno di poi, sembra quasi che sia venuto tutto fuori da sé: per quanti piani, progetti e riscritture facessi, Rico, la luna e Malzy andavano per i cazzi loro. Non volevano farsi imbrigliare. Era come se le venti vignette che compongono ogni tavola fossero già lì, incise sui fogli, salvate su Photoshop, pronte per essere messe sul web.
Nonostante tutto, è stata una faticaccia.
Be’, secondo alcuni lettori la serie racconta l’incapacità per l’uomo di imparare.
Secondo altri, è un’archivio anarchico e inconsapevole di nozioni metanarrative.
Secondo altri rappresenta la mia condizione di staticità psicofisica, un modo di esorcizzare blocchi e catene di cui non posso liberarmi nel reale.
Ognuno ci ha letto e visto un po’ quello che voleva.
Ora vi dico come la vedo io, in breve: Rico è il Presente; Malzy il Futuro e la luna il Passato, l’insieme di tutte le esperienze che portano un uomo ad essere quello che è.
Oppure: Rico è la Vita; la luna la Morte e Malzy la Speranza.
Oppure ancora: Rico è la Paura; Malzy è la ricerca della Verità e la luna è la Terra, la rugginosa bugia da cui non possiamo scendere.
Bello, eh?
MOONED è tutto quello che volete. E’ roba vostra, non mia. Una volta uscita dalle dita questa è tutta roba vostra, se vi piace. E io un po' ci spero.
E non lo sarebbe potuto diventare senza i Mammaiuti, che mi hanno tenuto sulla retta via, con i loro calci nel culo e le loro pacche sulle spalle.
Grazie a chi l’ha letto, a tutti quelli che hanno sostenuto la serie e si sono affezionati a Rico e al suo folle mondo.
Grazie a chi ha comprato i libri, a chi ci ha voluto per forza un mio disegno.
Grazie a chi ha messo la matita e il cervello al servizio di Ferris e soci.
Grazie a chi mi ha aiutato, standomi vicino, a portare MOONED a termine e ha dato spunti e idee senza chiedere nulla in cambio.
Bon voyage.
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