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24 marzo 2012

Fili Invisibili.


E' uscito ieri il primo disco di Dj Aladyn, "Fili invisibili". 
Diciannove pezzi, decine di collaborazioni (Mancino, Saturnino, Pernazza, Nikki, Pino Scotto, Powerfrancers, Dj Myke, Zanotti, etc.) per una album che tocca tutti i generi e li rimescola a mani nude in una auto-non-biografia sorprendente e spiazzante, che profuma di nuovo e di vivo.


E' in streaming in anteprima su Rolling Stone, ma a dire il vero se ne parla un po' dovunque, sul web.
E soprattutto lo trovate in vendita su Itunes, già in top ten. Però, in parole povere: sarebbe come scopare con il preservativo. Perché il packaging, curato da James Pelussje Nayler, è allucinante e ipnotico, una vera esperienza.



E poi, be', ci sono anch'io, dentro.
Una piccola pubblicazione a sorpresa.
Mi trovate nel libretto, dopo le foto, su una maglietta bianca, con un piccolo pezzo narrativo sui Fili, quelli con la F maiuscola, quelli che ti tirano nella vita.



I due anni e la passione che Aladyn ha messo dentro "Fili Invisibili" li senti tutti, e ti spaccano.
Io me lo sono ascoltato due volte, in auto, da solo, con la notte fuori e il volume allo stremo, dentro. Non riuscivo a non muovermi e farmi avvolgere.
Che dire. Fatevi avvolgere anche voi.

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