Angoulème 2010, Festivàl de la BD.
Mi imbuco nel big party di un hotel di lusso. Una ressa che ve la raccomando. Fumettisti ovunque. Una grassona del cazzo mi carica e per non rovesciare il drink che ho in mano scarto goffamente indietro, tiro una gomitata a un tizio. Vecchio, capelli bianchi, nodoso, occhialetti sottili. Si gira e mi guarda male. Malissimo.
Nessuna disperazione, figuriamoci. Non lo conoscevo di persona e non sono un fedajin dei suoi lavori. Ma per "Il Garage Ermetico", "Blueberry" e "Silver Surfer: Parabola", come cazzo fai a non provare rispetto estremo?
Un po' di dispiacere per il John Lennon del fumetto, un esempio di stile e abnegazione e grandezza, un punto d'arrivo appollaiato sull'orizzonte degli eventi, che magari qualcosa poteva ancora dare.
Gratitudine, questa sì, c'è.
Nessun commento:
Posta un commento