Ieri Carmilla ha pubblicato un articolo di Marilù Oliva nel quale si mette in correlazione diretta la cultura femminicida italiana con "Cronaca Vera" e IL CUGINO, la web-serie scritta da Alessandro Zannoni e da me disegnata.
Su Facebook è nata una querelle stupida, becera, che spazia dagli insulti gratuiti al vittimismo plateale.
Lungi da me giudicare sia Marilù, che non conosco, sia l'articolo, che si giudica da sé: ben scritto e ben impostato per tre quarti, scade fortemente forzando il gancio con la cultura giornalistica di "Cronaca Vera" e affonda del tutto inserendo citazioni di un fumetto "di scarsa qualità e quasi sconosciuto".
Senza nominarlo.
Senza nominare gli autori.
Il nobile articolo, palesemente guidato da rancori personali nei confronti di Alessandro, è un buco nell'acqua imbarazzante, che galleggia su quella superficialità che tanto attacca.
Colpo basso, diciamola tutta, il pubblicarlo in una giornata delicata come quella contro la violenza sulle donne.
Ora: chi glielo dice a Marilù che la filosofia del fumetto è esattamente opposta a quella che lei declama?
Chi glielo dice che si può far ridere e riflettere estremizzando gli esempi negativi?
Chi glielo dice che la maggior parte delle fan sono della serie sono donne?
Chi glielo dice che le presentazioni del libro sono state organizzate solo da donne?
Chi glielo dice che oggi, casualmente, si sono iscritte al Tumblr una decina di persone in più del quotidiano e che il nostro bacino d'utenza si è decuplicato?
Grazie per la pubblicità, davvero.
Un po' meno per l'accusa di concorso in omicidio.
'notte.
P.S.
Pane al pane: ho contattato Marilù per dirle con una certa supponenza cosa pensassi del suo articolo. Si è sviluppato un dialogo educato nel quale le ho chiesto di correggere un termine tecnico errato nel suo articolo. Lei lo ha corretto.
Quindi mi viene da pensare: è una persona che si accorge quando sbaglia. E poi rimedia.
Penso questo, tutto qui.